mercoledì, febbraio 12, 2014

La Sacra Bibbia " Neemia " , Capitolo 2 :

[1] Nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artaserse , appena il vino fu pronto davanti al re , io presi il vino e glielo versai . Ora io non ero mai stato triste in sua presenza .

[2] Perciò il re mi disse : " Perché hai l'aspetto triste ? Eppure non sei malato ; non può esser altro che un'afflizione del cuore ". Allora io ebbi grande timore

[3] e dissi al re : " Viva il re per sempre ! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco ?".

[4] Il re mi disse : " Che cosa domandi ?". Allora io pregai il Dio del cielo ,

[5] e poi risposi al re : " Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai suoi occhi , mandami in Giudea , nella città dove sono i sepolcri dei miei padri , perché io possa ricostruirla ".

[6] Il re , che aveva la regina seduta al suo fianco , mi disse : " Quanto durerà il tuo viaggio ? Quando ritornerai ?". Io gli indicai un termine di tempo . La cosa piacque al re ; mi lasciò andare .

[7] Poi dissi al re : " Se piace al re , mi si diano le lettere per i governatori dell'Oltrefiume , perché mi lascino passare ed entrare in Giudea ,

[8] e una lettera per Asaf , guardiano del parco del re , perché mi dia il legname per costruire le porte della cittadella presso il tempio , per le mura della città e per la casa che io abiterò ". Il re mi diede le lettere perché la mano benefica del mio Dio era su di me .

[9] Giunsi presso i governatori dell'Oltrefiume e diedi loro le lettere del re . Il re aveva mandato con me una scorta di capi dell'esercito e di cavalieri .

[10] Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita furono informati del mio arrivo , ebbero gran dispiacere che fosse venuto un uomo a procurare il bene degli Israeliti .

[11] Giunto a Gerusalemme , vi rimasi tre giorni .

[12] Poi mi alzai di notte e presi con me pochi uomini senza dir nulla ad alcuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e senza aver altro giumento oltre quello che io cavalcavo .

[13] Uscii di notte per la porta della Valle e andai verso la fonte del Drago e alla porta del Letame , osservando le mura di Gerusalemme , come erano piene di brecce e come le sue porte erano consumate dal fuoco .

[14] Mi spinsi verso la porta della Fonte e la piscina del re , ma non vi era posto per cui potesse passare il giumento che cavalcavo .

[15] Allora risalii di notte la valle , sempre osservando le mura ; poi , rientrato per la porta della Valle , tornai a casa .

[16] I magistrati non sapevano né dove io fossi andato né che cosa facessi . Fino a quel momento non avevo detto nulla né ai Giudei né ai sacerdoti , né ai notabili , né ai magistrati né ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori .

[17] Allora io dissi loro : " Voi vedete la miseria nella quale ci troviamo ; Gerusalemme è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco . Venite , ricostruiamo le mura di Gerusalemme e non saremo più insultati !".

[18] Narrai loro come la mano benefica del mio Dio era stata su di me e anche le parole che il re mi aveva dette . Quelli dissero : " Alziamoci e costruiamo !". E misero mano vigorosamente alla buona impresa .

[19] Ma quando Sanballàt il Coronita e Tobia lo schiavo ammonita , e Ghesem l'Arabo seppero la cosa , ci schernirono e ci derisero dicendo : " Che state facendo ? Volete forse ribellarvi al re ?".

[20] Allora io risposi loro : " Il Dio del cielo ci darà successo . Noi , suoi servi , ci metteremo a costruire ; ma voi non avete né parte né diritto né ricordo in Gerusalemme ". 

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