lunedì, febbraio 10, 2014

La Sacra Bibbia " Maccabei 1 " , Capitolo 12 :

[1] Giònata , vedendo che le circostanze gli erano propizie , scelse uomini adatti e li inviò a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con quel popolo .

[2] Anche presso gli Spartani e in altre località inviò lettere sullo stesso argomento .

[3] Partirono dunque per Roma e là entrarono nel consiglio e dissero : " Giònata sommo sacerdote e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare la comune amicizia e l'alleanza come la prima volta ".

[4] E i Romani diedero loro lettere di raccomandazione per le autorità dei vari luoghi , perché favorissero il loro ritorno pacifico in Giudea .

[5] Questa è invece la copia della lettera che Giònata scrisse agli Spartani :

[6] " Giònata sommo sacerdote e il consiglio degli anziani del popolo e i sacerdoti e tutto il resto del popolo giudaico , agli Spartani loro fratelli salute .

[7] Gia in passato era stata spedita una lettera ad Onia sommo sacerdote da parte di Areo , che regnava fra di voi , con l'attestazione che siete nostri fratelli , come risulta dalla copia annessa .

[8] Onia aveva accolto con onore l'inviato e aveva accettato la lettera nella quale vi erano le dichiarazioni di alleanza e di amicizia .

[9] Noi dunque , pur non avendone bisogno , avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani ,

[10] ci siamo indotti a questa missione per rinnovare la fraternità e l'amicizia con voi in modo da non diventare per voi degli estranei ; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi .

[11] Noi dunque fedelmente in tutte le feste e negli altri giorni prescritti ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle nostre invocazioni , com'è doveroso e conveniente ricordarsi dei fratelli .

[12] Ci rallegriamo della vostra gloria .

[13] Noi invece siamo stati circondati da tante oppressioni e molte guerre : ci hanno combattuti i re dei paesi vicini ,

[14] ma non abbiamo voluto disturbare né voi né gli altri nostri alleati e amici in queste lotte :

[15] abbiamo infatti dal cielo un valido aiuto per il quale noi siamo stati liberati dai nostri nemici ed essi sono stati umiliati .

[16] Ora abbiamo designato Numenio figlio di Antioco e Antìpatro figlio di Giasone e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro .

[17] Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi , per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera , riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fraternità .

[18] Voi dunque farete cosa ottima comunicandoci una risposta su queste cose ".

[19] Segue ora copia della lettera che essi avevano inviato ad Onia :

[20] " Areo , re degli Spartani , a Onia sommo sacerdote salute .

[21] Si è trovato in una scrittura , riguardante gli Spartani e i Giudei , che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo .

[22] Ora , dal momento che siamo venuti a conoscenza di questa cosa , ci farete cosa gradita scrivendoci sui vostri sentimenti di amicizia .

[23] Noi intanto vi rispondiamo : I vostri armenti e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi . Abbiamo quindi disposto perché vi sia riferito in questo senso ".

[24] Giònata ebbe notizia che i generali di Demetrio erano ritornati con forze più numerose di prima per ritentare la guerra contro di lui .

[25] Egli si mosse da Gerusalemme e andò loro incontro nella regione di Amat , perché non volle dar loro il tempo di entrare nel suo paese .

[26] Mandò nel loro campo delle spie , le quali tornarono annunciando che essi stavano disponendosi per dar loro l'assalto di notte .

[27] Quando fu il tramonto , Giònata comandò ai suoi di vegliare tutta la notte e di stare con le armi pronte per la battaglia e dispose sentinelle intorno al campo.

[28] Ma anche gli avversari seppero che Giònata e i suoi uomini stavano pronti per la battaglia e furon presi da timore ed esitazione d'animo e allora accesero fuochi nel loro campo .

[29] Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino , perché continuavano a vedere il bagliore dei fuochi .

[30] Allora si diede a inseguire le loro tracce , ma non potè raggiungerli , perché avevano passato il fiume Elèutero .

[31] Giònata piegò sugli Arabi chiamati Zabadei , li assalì e si impadronì delle loro spoglie .

[32] Poi ripartì e andò a Damasco e si diede a percorrere tutto il paese .

[33] Anche Simone fece una spedizione , marciando fino ad Ascalòna e ai vicini posti di guarnigione , poi piegò su Giaffa e se ne impadronì ;

[34] aveva sentito infatti che avevano intenzione di consegnare la fortezza ai partigiani di Demetrio ; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla .

[35] Quando Giònata fu di ritorno , radunò in assemblea gli anziani del popolo e deliberò con loro di costruire fortezze in Giudea ,

[36] di sopraelevare le mura di Gerusalemme e di alzare una grande barriera tra la città e l'Acra per separare questa dalla città affinché fosse isolata , così che non potessero più né comperare né vendere .

[37] Si organizzarono dunque per ricostruire la città e poiché era rovinato parte del muro sul torrente dal lato orientale , Giònata allestì il cosiddetto Kafenata .

[38] Simone a sua volta ricostruì Adida nella Sefela fortificandola e applicandovi porte e sbarre .

[39] Intanto Trifone cercava di diventare re dell'Asia , cingere la corona e stendere la mano contro il re Antioco ,

[40] ma sospettava che Giònata glielo impedisse e , nel caso , gli muovesse guerra . Perciò cercava di averlo nelle mani e di eliminarlo ; si mosse dunque e venne a Beisan .

[41] Giònata gli uscì incontro con quarantamila uomini scelti e inquadrati e venne a Beisan .

[42] Trifone , vedendo che era venuto con numeroso esercito , si guardò bene dal mettergli le mani addosso .

[43] Anzi lo ricevette con molti onori , lo presentò a tutti i suoi amici , gli offrì doni e ordinò ai suoi amici e alle sue truppe di obbedirgli come a lui stesso .

[44] Disse a Giònata : " Perché mai hai disturbato tutta questa gente , non essendoci guerra tra di noi ?

[45] Su , dovresti rimandarli alle loro case ; tu scegli per te pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide e io la consegnerò a te insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari , poi tornerò indietro e partirò : sono venuto appunto per questo ".

[46] Giònata , fidatosi di lui , fece quanto aveva detto e rimandò le truppe che tornarono nella Giudea .

[47] Fece rimanere tremila uomini , di cui duemila lasciò in Galilea e gli altri mille andarono con lui .

[48] Ma quando Giònata fu entrato in Tolemàide , i cittadini chiusero le porte e si impadronirono di lui e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui .

[49] Trifone mandò poi fanti e cavalli in Galilea e nella grande pianura per liquidare tutti gli uomini di Giònata .

[50] Ma essi avevano sentito dire che Giònata era stato catturato e che era finita per lui e per quelli che erano con lui e , incoraggiatisi l'un l'altro , si presentarono inquadrati , pronti alla battaglia .

[51] Gli inseguitori li videro decisi a difendere la loro vita e se ne tornarono .

[52] Così tutti giunsero senza molestie in Giudea ; fecero lutto per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore . Tutto Israele si immerse in un lutto profondo .

[53] Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli , dicendo appunto : " Non hanno più né capo né sostegno : scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini". 

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