[1] Il suddetto Simone , che si era fatto delatore dei beni e della patria , diffamava Onia , come se avesse percosso Eliodòro e fosse stato l'organizzatore dei disordini ;
[2] osava definire nemico della cosa pubblica il benefattore della città , il protettore dei cittadini , il difensore delle leggi .
[3] L'odio era giunto a tal punto che si compirono delle uccisioni da parte di uno dei gregari di Simone ;
[4] allora Onia , vedendo l'aggravarsi dell'invidia e accorgendosi che Apollonio figlio di Menèsteo , stratega della Celesira e della Fenicia , aizzava la perfidia di Simone ,
[5] si recò dal re , non per far la parte di accusatore dei suoi concittadini , ma per provvedere al bene comune del popolo e di ciascuno in particolare .
[6] Vedeva infatti che senza un provvedimento del re era impossibile ristabilire la pace nella vita pubblica e che Simone non avrebbe messo freno alla sua pazzia .
[7] Ma , Selèuco essendo passato all'altra vita e avendo preso le redini del governo Antioco chiamato anche Epìfane , Giasone , fratello di Onia , volle procurarsi con la corruzione il sommo sacerdozio
[8] e , in un incontro con il re , gli promise trecentosessanta talenti d'argento e altri ottanta talenti riscossi con un'altra entrata .
[9] Oltre a questi prometteva di versargli altri centocinquanta talenti , se gli fosse stato concesso di stabilire di sua autorità una palestra e un campo d'addestramento e di erigere una corporazione d'Antiocheni a Gerusalemme .
[10] Avendo il re acconsentito , egli , ottenuto il potere , si diede subito a trasformare i suoi connazionali secondo i costumi greci ,
[11] annullando i favori concessi dal re ai Giudei , ad opera di Giovanni , padre di quell'Eupolemo che aveva guidato l'ambasciata presso i Romani per negoziare il patto d'amicizia e di alleanza , e sradicando le leggi cittadine inaugurò usanze perverse .
[12] Fu subito zelante nel costruire una palestra , proprio ai piedi dell'acròpoli , e nell'indurre i giovani più distinti a portare il pètaso .
[13] Così era raggiunto il colmo dell'ellenizzazione e la diserzione verso i costumi stranieri per l'eccessiva corruzione dell'empio e falso sommo sacerdote Giasone .
[14] Perciò i sacerdoti non erano più premurosi del servizio all'altare , ma , disprezzando il tempio e trascurando i sacrifici , si affrettarono a partecipare agli spettacoli contrari alla legge nella palestra , appena dato il segnale del lancio del disco .
[15] Così tenendo in poco conto le glorie patrie stimavano nobilissime le glorie elleniche .
[16] Ma appunto a causa di queste li sorprese una grave situazione e si ebbero quali avversari e punitori proprio coloro le cui istituzioni seguivano con zelo e a cui cercavano di rassomigliare in tutto .
[17] Non è cosa che resti impunita il comportarsi empiamente contro le leggi divine , come dimostrerà chiaramente il successivo periodo di tempo .
[18] Celebrandosi in Tiro i giochi quinquennali con l'intervento del re ,
[19] l'empio Giasone inviò come rappresentanti alcuni Antiocheni di Gerusalemme , i quali portavano con sé trecento dramme d'argento per il sacrifico a Ercole ; ma questi portatori ritennero non conveniente usarle per il sacrifico , bensì impiegarle per altra spesa .
[20] Così il denaro destinato al sacrificio a Ercole da parte del mandante , servì , grazie ai portatori , per la costruzione delle triremi .
[21] Antioco , avendo mandato Apollonio , figlio di Menèsteo , in Egitto per l'intronizzazione del re Filomètore , venne a sapere che costui era diventato contrario al suo governo e quindi si preoccupò della sua sicurezza . Perciò si recò a Giaffa , poi mosse alla volta di Gerusalemme .
[22] Fu accolto da Giasone e dalla città con dimostrazioni magnifiche e introdotto con corteo di fiaccole e acclamazioni . Così riprese la marcia militare verso la Fenicia .
[23] Tre anni dopo , Giasone mandò Menelao , fratello del già menzionato Simone , a portare al re denaro e a presentargli un memoriale su alcuni affari importanti .
[24] Ma quello , fattosi presentare al re e avendolo ossequiato con un portamento da persona autorevole , si accaparrò il sommo sacerdozio , superando l'offerta di Giasone di trecento talenti d'argento .
[25] Munito delle disposizioni del re , si presentò di ritorno , non avendo con sé nulla che fosse degno del sommo sacerdozio , ma avendo le manie di un tiranno unite alla ferocia di una belva .
[26] Così Giasone , che aveva tradito il proprio fratello , fu tradito a sua volta da un altro e fu costretto a fuggire nel paese dell'Ammanìtide .
[27] Menelato si impadronì del potere , ma non s'interessò più del denaro promesso al re ,
[28] sebbene gliele avesse fatto richiesta Sòstrato , comandante dell'acròpoli ; questi infatti aveva l'incarico della riscossione dei tributi . Per questo motivo tutti e due furono convocati dal re .
[29] Menelao lasciò come sostituto nel sommo sacerdozio Lisìmaco suo fratello ; Sòstrato lasciò Cratète , comandante dei Ciprioti .
[30] Mentre così stavano le cose , le città di Tarso e Mallo si ribellarono , perché erano state date in dono ad Antiòchide , concubina del re .
[31] Il re partì in fretta per riportare all'ordine la situazione , lasciando come luogotenente Andronìco , uno dei suoi dignitari .
[32] Menelao allora , pensando di aver trovato l'occasione buona , sottrasse alcuni arredi d'oro del tempio e ne fece omaggio ad Andronìco ; altri poi si trovò che li aveva venduti a Tiro e nelle città vicine .
[33] Ma Onia lo biasimò , dopo essersi accertato della cosa ed essersi rifugiato in località inviolabile a Dafne situata presso Antiochia .
[34] Per questo Menelao , incontratosi in segreto con Andronìco , lo pregò di sopprimere Onia . Quegli , recatosi da Onia e ottenutane con inganno la fiducia , dandogli la destra con giuramento lo persuase , sebbene ancora guardato con sospetto , ad uscire dall'asilo e subito lo uccise senza alcun riguardo alla giustizia .
[35] Per questo fatto non solo i Giudei , ma anche molti altri popoli si mossero a sdegno e tristezza per l'empia uccisione di tanto uomo .
[36] Quando il re tornò dalle località della Cilicia , si presentarono a lui i Giudei della città insieme con i Greci che condividevano l'esecrazione dell'uccisione di Onia contro ogni diritto .
[37] Antioco fu intimamente rattristato , colpito da cordoglio e mosso a lacrime per la saggezza e la grande prudenza del defunto ;
[38] subito , acceso di sdegno , tolse la porpora ad Andronìco , ne stracciò le vesti e lo trascinò attraverso tutta la città fino al luogo stesso dove egli aveva sacrilegamente ucciso Onia e là cancellò dal mondo l'assassino . Così il Signore gli rese il meritato castigo .
[39] Essendo poi avvenuti molti furti sacrileghi in città da parte di Lisìmaco su istigazione di Menelao ed essendosene sparsa la voce al di fuori , il popolo si ribellò a Lisìmaco , quando già molti arredi d'oro erano stati portati via .
[40] La folla era eccitata e piena di furore e Lisìmaco , armati circa tremila uomini , diede inizio ad atti di violenza , mettendo come comandante un certo Aurano già avanzato in età e non meno in stoltezza .
[41] Ma quelli , appena si accorsero dell'aggressione di Lisìmaco , afferrarono chi pietre , chi grossi bastoni , altri raccolsero a manciate la polvere sul posto e si gettarono contro coloro che stavano attorno a Lisìmaco .
[42] A questo modo ne ferirono molti , alcuni ne stesero morti , costrinsero tutti alla fuga , misero a morte lo stesso saccheggiatore del tempio presso la camera del tesoro .
[43] Per questi fatti fu intentato un processo contro Menelao .
[44] " Venuto il re a Tiro , i tre uomini mandati dal consiglio degli anziani difesero presso di lui il loro diritto .
[45] Menelao , ormai sul punto di essere abbandonato , promise una buona quantità di denaro a Tolomeo , figlio di Dorìmene , perché traesse il re dalla sua parte .
[46] Tolomeo invitò il re sotto un portico , come per prendere il fresco , e gli fece mutar parere .
[47] Così il re prosciolse dalle accuse Menelao , causa di tutto il male , e a quegli infelici che , se avessero discusso la causa anche presso gli Sciti , sarebbero stati prosciolti come innocenti , decretò la pena di morte .
[48] Così senza dilazione subirono l'ingiusta pena coloro che avevano difeso la città , il popolo e gli arredi sacri .
[49] Gli stessi cittadini di Tiro , indignati per questo fatto , provvidero generosamente quanto occorreva per la loro sepoltura .
[50] Menelao invece , per la cupidigia dei potenti , rimase al potere , crescendo in malvagità e facendosi grande traditore dei concittadini .
[2] osava definire nemico della cosa pubblica il benefattore della città , il protettore dei cittadini , il difensore delle leggi .
[3] L'odio era giunto a tal punto che si compirono delle uccisioni da parte di uno dei gregari di Simone ;
[4] allora Onia , vedendo l'aggravarsi dell'invidia e accorgendosi che Apollonio figlio di Menèsteo , stratega della Celesira e della Fenicia , aizzava la perfidia di Simone ,
[5] si recò dal re , non per far la parte di accusatore dei suoi concittadini , ma per provvedere al bene comune del popolo e di ciascuno in particolare .
[6] Vedeva infatti che senza un provvedimento del re era impossibile ristabilire la pace nella vita pubblica e che Simone non avrebbe messo freno alla sua pazzia .
[7] Ma , Selèuco essendo passato all'altra vita e avendo preso le redini del governo Antioco chiamato anche Epìfane , Giasone , fratello di Onia , volle procurarsi con la corruzione il sommo sacerdozio
[8] e , in un incontro con il re , gli promise trecentosessanta talenti d'argento e altri ottanta talenti riscossi con un'altra entrata .
[9] Oltre a questi prometteva di versargli altri centocinquanta talenti , se gli fosse stato concesso di stabilire di sua autorità una palestra e un campo d'addestramento e di erigere una corporazione d'Antiocheni a Gerusalemme .
[10] Avendo il re acconsentito , egli , ottenuto il potere , si diede subito a trasformare i suoi connazionali secondo i costumi greci ,
[11] annullando i favori concessi dal re ai Giudei , ad opera di Giovanni , padre di quell'Eupolemo che aveva guidato l'ambasciata presso i Romani per negoziare il patto d'amicizia e di alleanza , e sradicando le leggi cittadine inaugurò usanze perverse .
[12] Fu subito zelante nel costruire una palestra , proprio ai piedi dell'acròpoli , e nell'indurre i giovani più distinti a portare il pètaso .
[13] Così era raggiunto il colmo dell'ellenizzazione e la diserzione verso i costumi stranieri per l'eccessiva corruzione dell'empio e falso sommo sacerdote Giasone .
[14] Perciò i sacerdoti non erano più premurosi del servizio all'altare , ma , disprezzando il tempio e trascurando i sacrifici , si affrettarono a partecipare agli spettacoli contrari alla legge nella palestra , appena dato il segnale del lancio del disco .
[15] Così tenendo in poco conto le glorie patrie stimavano nobilissime le glorie elleniche .
[16] Ma appunto a causa di queste li sorprese una grave situazione e si ebbero quali avversari e punitori proprio coloro le cui istituzioni seguivano con zelo e a cui cercavano di rassomigliare in tutto .
[17] Non è cosa che resti impunita il comportarsi empiamente contro le leggi divine , come dimostrerà chiaramente il successivo periodo di tempo .
[18] Celebrandosi in Tiro i giochi quinquennali con l'intervento del re ,
[19] l'empio Giasone inviò come rappresentanti alcuni Antiocheni di Gerusalemme , i quali portavano con sé trecento dramme d'argento per il sacrifico a Ercole ; ma questi portatori ritennero non conveniente usarle per il sacrifico , bensì impiegarle per altra spesa .
[20] Così il denaro destinato al sacrificio a Ercole da parte del mandante , servì , grazie ai portatori , per la costruzione delle triremi .
[21] Antioco , avendo mandato Apollonio , figlio di Menèsteo , in Egitto per l'intronizzazione del re Filomètore , venne a sapere che costui era diventato contrario al suo governo e quindi si preoccupò della sua sicurezza . Perciò si recò a Giaffa , poi mosse alla volta di Gerusalemme .
[22] Fu accolto da Giasone e dalla città con dimostrazioni magnifiche e introdotto con corteo di fiaccole e acclamazioni . Così riprese la marcia militare verso la Fenicia .
[23] Tre anni dopo , Giasone mandò Menelao , fratello del già menzionato Simone , a portare al re denaro e a presentargli un memoriale su alcuni affari importanti .
[24] Ma quello , fattosi presentare al re e avendolo ossequiato con un portamento da persona autorevole , si accaparrò il sommo sacerdozio , superando l'offerta di Giasone di trecento talenti d'argento .
[25] Munito delle disposizioni del re , si presentò di ritorno , non avendo con sé nulla che fosse degno del sommo sacerdozio , ma avendo le manie di un tiranno unite alla ferocia di una belva .
[26] Così Giasone , che aveva tradito il proprio fratello , fu tradito a sua volta da un altro e fu costretto a fuggire nel paese dell'Ammanìtide .
[27] Menelato si impadronì del potere , ma non s'interessò più del denaro promesso al re ,
[28] sebbene gliele avesse fatto richiesta Sòstrato , comandante dell'acròpoli ; questi infatti aveva l'incarico della riscossione dei tributi . Per questo motivo tutti e due furono convocati dal re .
[29] Menelao lasciò come sostituto nel sommo sacerdozio Lisìmaco suo fratello ; Sòstrato lasciò Cratète , comandante dei Ciprioti .
[30] Mentre così stavano le cose , le città di Tarso e Mallo si ribellarono , perché erano state date in dono ad Antiòchide , concubina del re .
[31] Il re partì in fretta per riportare all'ordine la situazione , lasciando come luogotenente Andronìco , uno dei suoi dignitari .
[32] Menelao allora , pensando di aver trovato l'occasione buona , sottrasse alcuni arredi d'oro del tempio e ne fece omaggio ad Andronìco ; altri poi si trovò che li aveva venduti a Tiro e nelle città vicine .
[33] Ma Onia lo biasimò , dopo essersi accertato della cosa ed essersi rifugiato in località inviolabile a Dafne situata presso Antiochia .
[34] Per questo Menelao , incontratosi in segreto con Andronìco , lo pregò di sopprimere Onia . Quegli , recatosi da Onia e ottenutane con inganno la fiducia , dandogli la destra con giuramento lo persuase , sebbene ancora guardato con sospetto , ad uscire dall'asilo e subito lo uccise senza alcun riguardo alla giustizia .
[35] Per questo fatto non solo i Giudei , ma anche molti altri popoli si mossero a sdegno e tristezza per l'empia uccisione di tanto uomo .
[36] Quando il re tornò dalle località della Cilicia , si presentarono a lui i Giudei della città insieme con i Greci che condividevano l'esecrazione dell'uccisione di Onia contro ogni diritto .
[37] Antioco fu intimamente rattristato , colpito da cordoglio e mosso a lacrime per la saggezza e la grande prudenza del defunto ;
[38] subito , acceso di sdegno , tolse la porpora ad Andronìco , ne stracciò le vesti e lo trascinò attraverso tutta la città fino al luogo stesso dove egli aveva sacrilegamente ucciso Onia e là cancellò dal mondo l'assassino . Così il Signore gli rese il meritato castigo .
[39] Essendo poi avvenuti molti furti sacrileghi in città da parte di Lisìmaco su istigazione di Menelao ed essendosene sparsa la voce al di fuori , il popolo si ribellò a Lisìmaco , quando già molti arredi d'oro erano stati portati via .
[40] La folla era eccitata e piena di furore e Lisìmaco , armati circa tremila uomini , diede inizio ad atti di violenza , mettendo come comandante un certo Aurano già avanzato in età e non meno in stoltezza .
[41] Ma quelli , appena si accorsero dell'aggressione di Lisìmaco , afferrarono chi pietre , chi grossi bastoni , altri raccolsero a manciate la polvere sul posto e si gettarono contro coloro che stavano attorno a Lisìmaco .
[42] A questo modo ne ferirono molti , alcuni ne stesero morti , costrinsero tutti alla fuga , misero a morte lo stesso saccheggiatore del tempio presso la camera del tesoro .
[43] Per questi fatti fu intentato un processo contro Menelao .
[44] " Venuto il re a Tiro , i tre uomini mandati dal consiglio degli anziani difesero presso di lui il loro diritto .
[45] Menelao , ormai sul punto di essere abbandonato , promise una buona quantità di denaro a Tolomeo , figlio di Dorìmene , perché traesse il re dalla sua parte .
[46] Tolomeo invitò il re sotto un portico , come per prendere il fresco , e gli fece mutar parere .
[47] Così il re prosciolse dalle accuse Menelao , causa di tutto il male , e a quegli infelici che , se avessero discusso la causa anche presso gli Sciti , sarebbero stati prosciolti come innocenti , decretò la pena di morte .
[48] Così senza dilazione subirono l'ingiusta pena coloro che avevano difeso la città , il popolo e gli arredi sacri .
[49] Gli stessi cittadini di Tiro , indignati per questo fatto , provvidero generosamente quanto occorreva per la loro sepoltura .
[50] Menelao invece , per la cupidigia dei potenti , rimase al potere , crescendo in malvagità e facendosi grande traditore dei concittadini .
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