giovedì, febbraio 06, 2014

La Sacra Bibbia " Sapienza " , Capitolo 15 :

[1] Ma tu , nostro Dio , sei buono e fedele ,
sei paziente e tutto governi secondo misericordia .

[2] Anche se pecchiamo , siamo tuoi ,
conoscendo la tua potenza ;
ma non peccheremo più , sapendo che ti apparteniamo .

[3] Conoscerti , infatti , è giustizia perfetta ,
conoscere la tua potenza è radice di immortalità .

[4] Non ci indusse in errore
né l'invenzione umana di un'arte perversa ,
né la sterile fatica dei pittori ,
immagini deturpate di vari colori ,

[5] la cui vista provoca negli stolti il desiderio ,
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta .

[6] Amanti del male e degni di simili speranze
sono coloro che fanno , desiderano e venerano gli idoli .

[7] Un vasaio , impastando con fatica la terra molle ,
plasma per il nostro uso ogni sorta di vasi .
Ma con il medesimo fango modella
e i vasi che servono per usi decenti
e quelli per usi contrari , tutti allo stesso modo ;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo stabilisce il vasaio .

[8] Quindi con odiosa fatica plasma
con il medesimo fango un dio vano ,
egli che , nato da poco dalla terra ,
tra poco ritornerà là da dove fu tratto ,
quando gli sarà richiesto l'uso fatto dell'anima sua .

[9] Ma egli non si preoccupa di morire
né di avere una vita breve ;
anzi gareggia con gli orafi e con gli argentieri ,
imita i lavoratori del bronzo
e ritiene un vanto plasmare cose false .

[10] Cenere è il suo cuore ,
la sua speranza più vile della terra ,
la sua vita più spregevole del fango ,

[11] perché disconosce il suo creatore ,
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale .

[12] Ma egli considera un trastullo la nostra vita ,
l'esistenza un mercato lucroso .
Egli dice : " Da tutto, anche dal male ,
si deve trarre profitto ".

[13] Costui infatti più di tutti sa di peccare ,
fabbricando di materia terrestre
fragili vasi e statue .

[14] Ma sono tutti stoltissimi
e più miserabili di un'anima infantile
i nemici del tuo popolo , che lo hanno oppresso .

[15] Essi considerarono dei anche tutti gli idoli dei pagani ,
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere ,
né narici per aspirare aria ,
né orecchie per sentire ,
né dita delle mani per palpare ;
e i loro piedi sono incapaci di camminare .

[16] Un uomo li ha fatti ,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito .
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile ;

[17] essendo mortale , una cosa morta produce con empie mani .
Egli è sempre migliore degli oggetti che adora ,
rispetto a essi possiede la vita , ma quelli giammai

[18] Venerano gli animali più ripugnanti ,
che per stupidità
al paragone risultan peggiori degli altri ;

[19] non sono tanto belli da invogliarsene ,
come capita per l'aspetto di altri animali ,
e non hanno avuto la lode e la benedizione di Dio . 

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