martedì, febbraio 04, 2014

La Sacra Bibbia " Atti Degli Apostoli " , Capitolo 23

[1] Con lo sguardo fisso al sinedrio Paolo disse : " Fratelli , io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in perfetta rettitudine di coscienza ".

[2] Ma il sommo sacerdote Anania ordinò ai suoi assistenti di percuoterlo sulla bocca .

[3] Paolo allora gli disse : " Dio percuoterà te , muro imbiancato ! Tu siedi a giudicarmi secondo la legge e contro la legge comandi di percuotermi ?".

[4] E i presenti dissero : "Osi insultare il sommo sacerdote di Dio ?".

[5] Rispose Paolo : " Non sapevo , fratelli , che è il sommo sacerdote ; sta scritto infatti : Non insulterai il capo del tuo popolo ".

[6] Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei ; disse a gran voce : " Fratelli , io sono un fariseo , figlio di farisei ; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti ".

[7] Appena egli ebbe detto ciò , scoppiò una disputa tra i farisei e i sadducei e l'assemblea si divise .

[8] I sadducei infatti affermano che non c'è risurrezione , né angeli , né spiriti ; i farisei invece professano tutte queste cose .

[9] Ne nacque allora un grande clamore e alcuni scribi del partito dei farisei , alzatisi in piedi , protestavano dicendo : " Non troviamo nulla di male in quest'uomo . E se uno spirito o un angelo gli avesse parlato davvero ?".

[10] La disputa si accese a tal punto che il tribuno , temendo che Paolo venisse linciato da costoro , ordinò che scendesse la truppa a portarlo via di mezzo a loro e ricondurlo nella fortezza .

[11] La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse : " Coraggio ! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme , così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma ".

[12] Fattosi giorno , i Giudei ordirono una congiura e fecero voto con giuramento esecratorio di non toccare né cibo né bevanda , sino a che non avessero ucciso Paolo .

[13] Erano più di quaranta quelli che fecero questa congiura .

[14] Si presentarono ai sommi sacerdoti e agli anziani e dissero : " Ci siamo obbligati con giuramento esecratorio di non assaggiare nulla sino a che non avremo ucciso Paolo .

[15] Voi dunque ora , insieme al sinedrio , fate dire al tribuno che ve lo riporti , col pretesto di esaminare più attentamente il suo caso ; noi intanto ci teniamo pronti a ucciderlo prima che arrivi ".

[16] Ma il figlio della sorella di Paolo venne a sapere del complotto ; si recò alla fortezza , entrò e ne informò Paolo .

[17] Questi allora chiamò uno dei centurioni e gli disse : " Conduci questo giovane dal tribuno , perché ha qualche cosa da riferirgli ".

[18] Il centurione lo prese e lo condusse dal tribuno dicendo : " Il prigioniero Paolo mi ha fatto chiamare e mi ha detto di condurre da te questo giovanetto , perché ha da dirti qualche cosa ".

[19] Il tribuno lo prese per mano , lo condusse in disparte e gli chiese : " Che cosa è quello che hai da riferirmi ?".

[20] Rispose : " I Giudei si sono messi d'accordo per chiederti di condurre domani Paolo nel sinedrio , col pretesto di informarsi più accuratamente nei suoi riguardi .

[21] Tu però non lasciarti convincere da loro , poiché più di quaranta dei loro uomini hanno ordito un complotto , facendo voto con giuramento esecratorio di non prendere cibo né bevanda finché non l'abbiano ucciso ; e ora stanno pronti , aspettando che tu dia il tuo consenso ".

[22] Il tribuno congedò il giovanetto con questa raccomandazione : " Non dire a nessuno che mi hai dato queste informazioni ".

[23] Fece poi chiamare due dei centurioni e disse : " Preparate duecento soldati per andare a Cesarèa insieme con settanta cavalieri e duecento lancieri , tre ore dopo il tramonto .

[24] Siano pronte anche delle cavalcature e fatevi montare Paolo , perché sia condotto sano e salvo dal governatore Felice ".

[25] Scrisse anche una lettera in questi termini :

[26] " Claudio Lisia all'eccellentissimo governatore Felice , salute .

[27] Quest'uomo è stato assalito dai Giudei e stava per essere ucciso da loro ; ma sono intervenuto con i soldati e l'ho liberato , perché ho saputo che è cittadino romano .

[28] Desideroso di conoscere il motivo per cui lo accusavano , lo condussi nel loro sinedrio .

[29] Ho trovato che lo si accusava per questioni relative alla loro legge , ma che in realtà non c'erano a suo carico imputazioni meritevoli di morte o di prigionia .

[30] Sono stato però informato di un complotto contro quest'uomo da parte loro , e così l'ho mandato da te , avvertendo gli accusatori di deporre davanti a te quello che hanno contro di lui . Stà bene ".

[31] Secondo gli ordini ricevuti , i soldati presero Paolo e lo condussero di notte ad Antipàtride .

[32] Il mattino dopo , lasciato ai cavalieri il compito di proseguire con lui , se ne tornarono alla fortezza .

[33] I cavalieri , giunti a Cesarèa , consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono Paolo .

[34] Dopo averla letta , domandò a Paolo di quale provincia fosse e , saputo che era della Cilicia , disse :

[35] " Ti ascolterò quando saranno qui anche i tuoi accusatori ". E diede ordine di custodirlo nel pretorio di Erode . 

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